lunedì 11 marzo 2013

IL XIX SECOLO

 



La rivoluzione industriale portò grandi cambiamenti nella società. Si ebbe l'affermazione della classe borghese, che divenne la classe più importante nei diversi Paesi europei. Dire borghesia voleva dire disponibilità finanziarie: diventavi borghese, cioè benestante, grazie al denaro, indipendentemente dalle origini familiari, che potevano essere anche umili. L'ottimismo e il benessere aumentavano e rafforzavano la fiducia nel progresso, nella scienza e nel denaro.

Una delle conseguenze dell'industrializzazione nel XIX sec. è il tempo libero, che trasformò l'organizzazione del lavoro e determinò la separazione della sfera lavorativa da quella libera da attività remunerate. Questo tempo residuo, inteso dall'ideologia produttivista come una ricompensa per il lavoro svolto, non veniva più necessariamente dedicato al riposo fisico o a momenti di raccoglimento religioso, ma era a libera disposizione. A seconda delle condizioni economiche e sociali, il tempo libero serviva quindi al riposo, allo svago o ad altre attività scelte
Conquiste tecniche quali l'illuminazione a gas e l'elettricità permisero di allungare le giornate e quindi il tempo libero; l'avvento della ferrovia aprì alla classe borghese nuovi orizzonti, l'industria alberghiera conobbe un importante sviluppo, soprattutto nella seconda metà dell'ottocento.
Le grandi capitali offrivano teatri e sale da concerto, raffinati ristoranti ed eleganti caffè in cui sostare conversando, ascoltando musica e gustando prelibatezze.
Nel XIX sec. i caffè si diversificarono, assumendo varie forme. Accanto agli esercizi esclusivi, che cercavano di distinguersi sul piano dell'arredamento, si affermarono locali popolari, che divennero punti di ritrovo per chi era escluso da altri luoghi di socialità. Nelle grandi città rifugiati, artisti e intellettuali segnarono il carattere dei singoli caffè, che divennero autentici poli culturali; diversamente dalle osterie, orientate al consumo di bevande alcoliche, gli ambienti culturali che ruotavano attorno ai caffè non escludevano il lavoro intellettuale e il gioco (spec. gli scacchi). Verso la fine del XIX sec. anche le donne presero l'abitudine di recarsi nei caffè, o meglio nelle tea- room, un locale in genere privo di bevande alcoliche, in cui era possibile gustare tè, gelati, cioccolate e raffinata pasticceria.


Immagine tratta da paperblog.com


1 commento:

  1. Che post piacevole, scorrevole e interessante! <3 Sei mitica, come sempre! Un abbraccio e un bacione, forte forte! <3

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