lunedì 11 marzo 2013

LA MERENDA REALE DELL'OTTOCENTO

 Piemonte



da mondodelgusto.it

Nel corso della storia dell’Italia a tavola, il capitolo della pasticceria ha rivestito un ruolo decisivo uno dei momenti più golosi dell’epoca, la Merenda Reale.
Seppur il rito trova le sue origini nel Settecento, nel corso dell’Ottocento ha assunto nuove abitudini e caratteristiche. Se nel settecento infatti i regnanti di Casa Savoia amavano deliziarsi a corte, tra una chiacchiera e l’altra, con cioccolata calda e i “bagnati”, dando origine al rito della Merenda Reale, nell’Ottocento amavano recarsi presso i molteplici caffè presenti in città per degustare il famoso Bicerin che, dal 1840, divenne la consumazione abituale del mattino, da consumare entro l’ora di pranzo (le 12.00). Un vero e proprio rito ben presto copiato anche dalla classe più abbiente e dalla borghesia che portò a dei forti cambiamenti negli usi e costumi della società. 

 
I caffè si trasformano così in salotti mondani, un ritrovo per la conversazione delle dame, perdendo la caratteristica di luoghi esclusivi per uomini dove si parla solo di politica. Accanto al Bicerin, molteplici le specialità già note e apprezzate da oltre un secolo: dalle paste di meliga ai canestrelli, dai torcetti ai savoiardi. Ma nell’Ottocento nascono anche nuove tipologie di biscotti più adatte a definire l’epoca e il costume gastronomico del Bicerin: il chifel (derivato dal croissant viennese), il foré (ciambella), il biciolan tipico di Vercelli, la brioss di pasta frolla con o senza finocchio, il parisien piccolo e friabile, il panino detto democratic, la michetta di semola, i nuovissimi (nati nel 1850) noaset – nocciolini- di Chivasso; alle guerre d’indipendenza sono legati a doppio filo il Pan Gindru (focaccia farcita all’albicocca) e ben due omaggi a Garibaldi: il garibaldin è la fetta di pane semplice (“che va con tutto”), e il ben più blasonato biscotto Garibaldi, di pastafrolla farcita di uvetta e confettura d’albicocche, nato in Inghilterra in onore dell’eroe dei due Mondi.
La Merenda si presenta anche in versione estiva, in quanto la corte durante i mesi più caldi dell’anno usava trasferirsi nei castelli; il Bicerin viene quindi sostituito dal bisquit, delicata cioccolata fredda e in alternativa, dai sorbetti al limone o alla pesca, oppure dal gelato di fior di latte o dai dolci al cucchiaio “da rinfresco” come Coppa Torino, Dolce Torino, Turinois e Coppa Reale. 






 

Meliga – biscotti frollini di origini antiche, formati da farina di frumento, farina di mais, zucchero, miele, uova e scorza di limone.


 
Canestrelli – biscotti friabili di pasta frolla oppure cialde farcite di crema. Quelli a cialde venivano preparati già nel Medioevo.

Torcetti al burro – biscotti secchi a forma di anello intrecciato, cosparsi in superficie da zucchero di canna

Savoiardi – nobilissimi biscotti dalla consistenza friabile e spugnosa. Furono creati nel XV sec. presso la corte dei Duchi di Savoia, in occasione di una visita del Re di Francia.

Chifel – tipo di croissant. Si differenzia dal croissant viennese dall'impasto, meno dolce.

Forè – ciambella a base di uova zucchero e farina

Biscotto di Garibaldi – pasta frolla farcita con uvetta e confettura di albicocche

Garibaldin – fetta di pane con il burro

Parisien – pasta di pane avvolta da pasta sfoglia

Biciulan – biscotti vercellesi di pasta frolla fortemente speziati, al gusto di cannella, 

Bisquit – salsa fredda al cioccolato con biscotto all'interno

Coppa Torino – specie di zuppa inglese con vari strati fra cui pandispagna al rosolio, marron glacé e panna montata. Con ciliegina per decoro.



Dolce Torino – dolce a base di savoiardi, cioccolato fondente, nocciole e pistacchi

Coppa Sabauda – dolce al cucchiaio a base di ricotta dolce, panna, uova, zucchero, scorze di canditi, granella di torroncino e, per finire, amarene sottospirito.

Turinois – dolce a baee di castagne, panna, burro, zucchero e cioccolato fondente





1 commento:

  1. Beh, devo dire che non mancava proprio nulla eh..? Chissà che atmosfere e che delizie.. mi immagino già quelle finissime tazze di porcellana con vassoi pieni di ogni dolcezza! Un abbraccio cara! :D

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