LA PINZA TRIESTINA
Friuli Venezia Giulia
PINZA TRIESTINA
E' una brioche ricca di burro, poco dolce, che in
altre occasioni è ottima a merenda, a colazione con marmellata,
cioccolata o anche da sola. Si consuma tradizionalmente a Pasqua.
Viene accompagnata con prosciutto cotto caldo, o con prosciutto dolce
San Daniele o anche uova sode. A Trieste ogni famiglia ha una sua ricetta, anche se
tutte molto simili. E' un dolce che ha bisogno di tre lievitazioni e tanta forza di braccia. Le nonne impastavano a mano, intorno
a un tavolo, incominciando il primo lievito alle prime luci del
mattino, lavorando la pasta a più riprese per ben tre volte con uova, burro e
zucchero, per poi farlo cuocere al forno di fiducia. Alcune, le più
diffidenti, mettevano un bigliettino sul proprio panetto o ne
facevano un segno sopra, in modo da non rischiare che si confondesse
con altre Pinze!

Questo dolce viene preparato dalle famiglie del Friuli Venezia
Giulia sin dall’antichità; una prima ricetta scritta la troviamo
riportata nel Manuale di cucina di Katharina Prato, edito per la
prima volta in lingua tedesca a Graz nel 1892.
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Per quanto riguarda l’origine etimologica del nome Pinza (o
Pinsa) vi sono pareri discordanti; alcuni sostengono derivi dal
latino “pinsare “ ovvero schiacciare, altri, ed è la tesi più
probabile, ritrovano origini longobarde dal “bizzo/pizzo” (al
femminile “pizza”) ovvero “boccone” e dal verbo “bizan”
cioè “mordere”.
Con lo stesso impasto della pinza si fanno le Titole, delle piccole brioscine ( erano di solito destinate ai bambini durante il pranzo di Pasqua) a forma di treccia, che terminano con un uovo colorato all'estremità. La tradizione dice che le Titole simboleggino i chiodi della passione del Cristo.
Ingredienti:
1
kg di farina
6 uova e 2 albumi
350 g di zucchero
250 g di
burro
100 g di lievito di birra
1/2 litro di
latte
Rhum
vaniglia
Preparazione:
Impastare
il lievito con un po' di latte tiepido e di farina, lavorare con un
cucchiaio di legno finché la pastella sia della giusta consistenza e
lasciare lievitare in un luogo tiepido.
Nel frattempo, preparare
sulla tavola gli altri ingredienti, farina, uova, un pizzico di sale
stemperato in acqua appena calda, lo zucchero ammorbidito in un po'
di latte tiepido, ed il burro sciolto.
Mescolare con un po' di
vaniglia ed un bicchierino di Rhum. Quando il panetto di lievito sarà
cresciuto abbastanza, unirlo al resto, e mano a mano che si lavora la
pasta, aggiungere se serve, del latte.
Quando la pasta è pronta,
farla lievitare nuovamente, e poi passare al forno caldo.
Deliziosa.. mi piacerebbe proprio prepararla.. da troppo il mio papà non me la porta dal Friuli!! Grazie e un bacione cara!
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