LA TORTA RIGO JANCSI
Ungheria- Friuli
Torta dolce due volte, questa Rigo Jancsi, perchè legata ad una bellissima storia romantica, quella dell'amore proibito fra la principessa Clara Chivay e il violinista tzigano Rigo Jancsi.
Clara, bellissima milionaria americana,
sposò a soli 17 anni il principe belga Joseph Caraman-Chivay, di 15
anni più anziano di lei. Fu il matrimonio simbolo di quell'epoca: la
ricchezza del Nuovo Mondo sposava l'antica aristocrazia europea.
Clara seguì il marito in Belgio, nel
castello di Chimay, ed ebbe due figli, ma si recava spesso con il
marito a Parigi, dove frequentava l'alta società e i locali alla
moda della metropoli. Il celebre cuoco francese Escoffier le dedicò
due ricette: le “ Uova alla Chimay” e il “ Pollo alla Chimay”.
Fu proprio a Parigi, nel 1986, che una
sera la bellissima Clara incontrò il giovane e affascinante musicista
tzigano Rigo Jancsi, violino solista nei locali alla moda parigini e
una vita avventurosa alle spalle: fu un vero colpo di fulmine. Clara
se ne innamorò subito perdutamente, tanto che al termine di un brano
che Rigo Jancsi aveva suonato per lei, si sfilò dal dito un anello
preziosissimo e glielo donò, come pegno d'amore. La loro storia scandalizzò e attrasse tutta la società del tempo e tenne a
lungo le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. La principessa
e il violinista fuggirono insieme in Ungheria, dove si sposarono nel
1898.
In Ungheria, pare all'hotel Nemzeti Szàllò di Budapest, Rigo Jancsi, con l'aiuto di un amico pasticcere, ideò questa celebre torta per sorprendere la sua amata. La
torta ebbe un grande successo, e dalla pasticceria ungherese passò a
quella viennese, e da lì arrivò a quella triestina.
Più che di una torta si dovrebbe parlare di un trancetto di piccoli quadrati di dolce, formato da pandispagna al cioccolato con ripieno di crema al cioccolato e ricoperti da glassa alla gelatina di albicocche con copertura di cioccolato fondente.
Ingredienti:
Pan di Spagna:
100 g burro; 80 g zucchero a velo; 4
uova intere; 80 g farina; 20 g cacao amaro
Crema:
100 g cioccolato fondente; 1/4 l panna;
50 g zucchero in polvere
Glassa:
gelatina di albicocche
150 g cioccolato fondente
Preparazione:
Base : Preparare il pandispagna
come nelle precedenti ricette, aggiungendo alla fine, delicatamente,
il cacao.
Stendere la pasta sulla teglia dopo
aver messo della carta da forno, in uno spessore
di circa 1,5 cm e cuocere in forno a
180° per una ventina di minuti .
Togliere dal forno, liberare dalla carta e far raffreddare .
Togliere dal forno, liberare dalla carta e far raffreddare .
Crema : fondere la cioccolata a
bagnomaria . Montare la panna con lo zucchero . Mescolare velocemente
la cioccolata fusa con poca panna e quindi aggiungere il resto della
panna . Mettere in frigo.
Dividere la pasta i due parti uguali .
Glassa: spalmare una metà con un velo sottile di gelatina di albicocche dopo
averla ammorbidita in un pentolino con poca acqua, quindi versatela
sulla pasta attraverso un colino molto fitto, fatela asciugare e
coprite col cioccolato fondente sciolto a bagnomaria e versato
subito.
Quando questo è raffreddato tagliate
in pezzi di 5x5 cm con una lama molto affilata.
Spalmare l'altra metà con la crema,
sovrapporre i pezzi tagliati , mettendoli uno vicino all'altro. Far rassodare il tutto in frigo.
Per finire, con un coltello dalla lama
affilata e riscaldata ritagliare i quadrati.
Per saperne di più:
Ho letto con interesse tutto quanto ha scritto riguardo un dolce tipico di Trieste, la mia città.
RispondiEliminaMi sembra però, da come é concepito il titolo dell'articolo, che Trieste venga ritenuta appartenente al Friuli, ma così non é.
Il Friuli é il territorio della regione Friuli - Venezia Giulia situato alla destra orografica del fiume Isonzo; Trieste invece si tova all'estremo est e quindi in Venezia Giulia.
In Friuli si parla la Lingua Friulana mentre a Trieste si usa un dialetto venetofono; vi sono inolte altre numerose differenze per usi, costumi, cucina, storia e tradizioni.
Mi complimento ancora per le dettagliate ed esaurienti ricette.
La prego sinceramente di perdonare la mia ignoranza, e la ringrazio
Eliminaper le preziose precisazioni. La prego anzi, se ha notizie in merito,
di scrivermi di nuovo perchè sono davvero interessata.
Quanto a Trieste, la sua città, è davvero bellissima, Io ho il grave
torto di conoscerla poco e penso di visitarla presto per colmare
questa lacuna. Vedo, anche solo studiando i dolci, quanto ci sia da
sapere sulla vostra cultura.
Un cordiale saluto.
Eliana
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaAllora quando verrà a Trieste non manchi di assaggiare questa torta alla Pasticceria Sonia, meno conosciuta della Bomboniera ma in assoluto da provare
RispondiEliminaGrazie signora Gloria, lei mi ha dato un consiglio che seguirò sicuramente, farò visita alla pasticceria Sonia con le mie amiche!
RispondiEliminaUn cordiale saluto.
Eliana
Chieda di Mauro ( marito di Sonia) e dica che la mando io. La pasticceria si trova appena sopra la Biblioteca Civica di Piazza Hortis dove c'è la statua di Italo Svevo. Le lascio il mio numero di cellulare, se viene me lo faccia sapere. Le farò scoprire qualche angolo inedito della mia città, con molto piacere.
RispondiEliminaGloria Viezzoli 393 8287327