lunedì 22 ottobre 2012

                                                                                                                               DEDICATO A BARBARA

 Cacao Maravigliao

La prodigiosa storia del cacao e del cioccolato


La storia del cacao è legata alla pianta di cacao che, secondo alcune ricerche botaniche, si presuppone fosse presente già 6000 anni fa nel rio delle Amazzoni e nell' Orinoco. Le prime coltivazioni di cacao furono effettuate dai Maya, indicativamente nel 1000 A.C. Successivamente anche gli Aztechi si dedicarono alla coltura del cacao e alla produzione della cioccolata, associando questa pianta al culto della dea della fertilità. Il cacao veniva utilizzato nelle cerimonie religiose ed era usanza che venisse offerto, insieme all'incenso, come dono alla divinità.
Oltre ad un impiego liturgico e cerimoniale, nelle Americhe il cioccolato veniva consumato anche come bevanda, dal nome xocoatl ( da cui cioccolato), spesso aromatizzato con peperoncino, vaniglia, fiori di magnolia o pepe: tale bevanda era ottenuta a caldo o a freddo con l'aggiunta di acqua e eventuali altri componenti, quali gli addensanti, come la farina di mais, i minerali o il miele.
La bevanda aveva l'effetto di alleviare la fatica ed era considerata un simbolo di potere e ricchezza, riservata quasi esclusivamente ai re e ai sacerdoti. Nell'epoca pre-columbiana, i semi di cacao erano considerati talmente preziosi che venivano adoperati anche come moneta di scambio o come di unità di misura.
La civiltà europea conobbe il cacao solo nel 1502, a seguito della scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo, che nel corso del suo quarto e ultimo viaggio sbarcò in Honduras. Al suo ritorno portò con sé alcuni semi di cacao da mostrare a Ferdinando ed Isabella di Spagna, ma non diede alcuna importanza alla scoperta; dal gusto troppo amaro per essere gradevole, la bevanda dapprima non riscosse alcun successo. Solo con Herman Cortéz nel 1519 si ha la un più consistente arrivo del cacao in Europa.
Ci vogliono comunque ancora una settantina di anni perchè il primo carico documentato di cacao, proveniente dal Nuovo Mondo, arrivi a Siviglia, città in cui aveva sede il “Reale Consiglio delle Indie”, tramite cui la Corona spagnola controllava tutti i traffici commerciali, l'amministrazione e gli assetti militari e religiosi delle proprie colonie d'oltre oceano.
Il cioccolato veniva servito a corte come bevanda, a cui i monaci speziali spagnoli, depositari di una lunga tradizione di miscele ed infusi, aggiunsero la vaniglia e lo zucchero, per modificarne il sapore troppo amaro. Per tutto il 1500 la cioccolata rimase un'esclusiva della Spagna, che ne incrementò la coltivazione, introdotta anche in Francia grazie ad Anna, infanta di Spagna, sposa di Luigi XIII.
In Italia si presume che venisse introdotto già nel 1585 in Piemonte, grazie Caterina di Spagna che andò sposa a Carlo Emanuele di Savoia e in Sicilia, dove regnava la corte spagnola. In Toscana viene invece portata dal mercante e scrittore fiorentino Francesco Carletti, autore del bel romanzo “Ragionamenti del mio viaggio intorno al mondo”.
E' però solo nel 1600 che il cacao comincia a diffondersi nel resto dell'Europa.
Presto divenne un lusso alla moda, richiesto in tutte le corti europee e gli olandesi, abili navigatori e commercianti, riuscirono a strappare alla Spagna il controllo mondiale e il predominio commerciale di questo prodotto.
Per tutto il 1700 la cioccolata fu considerata la bevanda di moda e addirittura le vennero attribuite virtù miracolose. Nacquero numerose “cioccolaterie”: a Venezia nelle botteghe del caffè si usava servire molte versioni di questa bevanda, specialità differenti, per gusto e consistenza, a quelle che conosciamo oggi. Essendo ritenuta un simbolo di ricchezza e di abbondanza, era uso servirla nel corso di banchetti e durante i matrimoni.
Il Brasile, la Martinica e le Filippine aumentarono la coltivazione del cacao. Solo alla fine del Settecento, o all'inizio dell'Ottocento, molte città europee si attribuirono la fama di aver scoperto la ricetta del cioccolato, così come lo conosciamo oggi: nel 1828 l'olandese Van Houten brevettò un metodo per separare la polvere di cacao e il burro dai semi. Nacque così il moderno cioccolato industriale, da cui si ottenne la bevanda densa e morbida così come la conosciamo oggi, ma soprattutto, grazie a questa scoperta, fu in seguito possibile preparare il cioccolato in tavoletta e i cioccolatini.
La moda della bevanda fu così superata dalla moda per il Cioccolato.

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