DEGUSTAZIONE DELLA TORTA DONIZZETTI
GITA A BERGAMO ALTA
Tre donne in auto ( per non parlar del cane....)
Sabato 8 dicembre, festa dell'Assunta.
Abbiamo deciso di andare oggi a Bergam alta, per provare la famosa
torta Donizzetti. Dovevamo essere in cinque, purtroppo Novella e
Gabri non hanno potuto venire. Alla fine il gruppo sarà composto da
me, Fulvia, Giuli e, naturalmente, il bravo Kim.
Partiamo da Como nel primo pomeriggio.
Oggi è una giornata invernale limpida
e freddissima. Ieri ha nevicato. Mentre salgo in auto ammiro i monti
ancora innevati, illuminati da un pallido sole invernale.
In auto parliamo di cose
allegre e leggere, è severamente proibito parlare di cose tristi
prima di una degustazione. L'autostrada è stranamente sgombra e il
viaggio è molto piacevole. Arrivate a Bergamo i vigili non ci
lasciano salire alla città alta in macchina. Poco male, l'avevamo
previsto.
In città bassa però non
si trova posteggio, anche perché c'è la partita dell'Atalanta.
Fulvia prova a posteggiare in uno spazio troppo stretto ed un
automobilista si affianca e resta a guardare ridendo e facendo gesti.
Io vorrei cacciargli la lingua, ma soprassiedo, anche perché Fulvia
non riesce a posteggiare e dobbiamo andarcene. Facciamo diverse volte
il giro della città finché miracolosamente riusciamo a scovare un
posto. Scendiamo allegre e ci dirigiamo verso la funicolare.
Purtroppo qui non lasciano passare Kim perché non ha la museruola.
Ahimé, proprio oggi Fulvia l'ha dimenticata a casa. Potremmo
prendere il bus, ma pensiamo che sia uguale. E' una vera ingiustizia,
perché Kim non può mordere: un “padrone” cattivo, quando era
piccolo, gli ha rotto la mascella con un calcio... Alla fine dobbiamo
lasciarlo in macchina, poverino, con quel freddo! E poi, come si fa a
degustare senza Kim? E' lui il vero “gourmet”del gruppo!
Saliamo sulla funicolare
che si sta già facendo sera. Ammiro le mura veneziane. Città Alta come
la Città Proibita.
Fra una cosa e l'altra
arriviamo a Bergamo alta che suonano le cinque. E vabbè, è ancora
ora del tè.
Imbocchiamo
via Gombito e subito ci torna l'allegria. Saliamo divertite ammirando
le case e i bei negozi. Attorno a noi c'è parecchia gente intenta
agli acquisti. A metà strada vediamo il bar Cavour, dove abbiamo
prenotato la torta, ma decidiamo di proseguire fino a Piazza Vecchia
finché c'é ancora un po' di luce.
Arriviamo alla piazza che il
cielo comincia a scurire. Magnifico l'effetto delle illuminazioni
natalizie nella piazza. Ci mettiamo al centro e giriamo lo sguardo
intorno. Alla mia destra il Palazzo seicentesco della Biblioteca,
bianco di marmo, alla mia sinistra il meraviglioso Palazzo della
Ragione, medioevale, con la Torre Civica. Davanti e dietro me le luci
natalizie decorano le case. Giro su me stessa, guardo il cielo che
sta diventando blu: è un effetto straordinario. Mentre ammiriamo la
fontana del Colleoni un artista di strada, piuttosto bravo, intona
“Te voglio bene assai”. E' una musica davvero commovente e mi si
stringe il cuore.
Ci affrettiamo a visitare
la basilica di Santa Maria Maggiore prima che diventi troppo tardi.
Interno barocco, molto belli i soffitti dipinti. Ammiro le splendide
tarsie del coro disegnate da Lorenzo Lotto e l'affresco di Luca
Giordano, il passaggio dal Mar Rosso.. Uscendo
non trascuriamo la Cappella Colleoni e il Battistero.
Ritorniamo sui nostri passi ed entriamo
al bar Cavour, affollatissimo. Bello l'ingresso del bar, in puro
stile Liberty, con le lunette affrescate. Chiediamo con trepidazione
se la torta prenotata c'è. C'é! Si, che bellezza! Ci fanno strada
verso una saletta con il soffitto a volta, ricavata da quello che
anticamente doveva essere una cantina o un deposito, e che ora è
arredata in modo molto accurato e confortevole. Arriva la torta:
bella, una ciambella cosparsa di zucchero a velo da cui sprigiona un
profumino invitante. Al primo assaggio ti conquista. Il sapore è
delicato, la consistenza è morbida e soffice, non così soffice come
la torta Paradiso, che si scioglie in bocca, è anche più umida e consistente. Sentiamo la fecola, le
uova, l'aroma del maraschino e il sapore delicato dell'albicocca e
dell'ananas candito. Io credo anche di sentire il gusto delle
nocciole tritate. Strano, ci saranno davvero? Non tutte le ricette
danno questo ingrediente....
C'è infine un giallo: io e Fulvia
siamo certe di sentire il gusto delle mandorle. Ci pare che ci sia
una parte di farina di mandorle, ma nessuna ricetta ne
parla....Purtroppo la torta non è stata fatta nel bar e non c'è
modo di sapere se abbiamo torto o ragione. Sarà per la prossima
volta.
Voto unanime: 10
e bis di torta!
Mentre gustiamo la seconda fetta Fulvia
si esercita fare fotografie.
Usciamo che è buio e i negozi sono
tutti illuminati. Le strade sono ancora affollate di persone.
Proseguiamo per via Colleoni,
incuriosite da tutte le vetrine.In via Mascheroni ci fermiamo ad
ammirare lo stile rinascimentale di Palazzo Roncalli e i bei palazzi
attorno. Ed eccoci infine nella Cittadella, con la sua suggestiva
piazza e il Palazzo Visconteo. E' veramente bellissimo. Usciamo verso
Colle Aperto. Da qui possiamo osservare i bellissimi palazzi che
circondano la città alta e, in basso, il panorama di Bergamo. Lo stadio è illuminato a giorno per la partita. Mentre
guardiamo sentiamo il boato del gol dell'Atalanta. Siamo molto felici
per la vittoria della nostra città ospite!
La visita è finita. Un po' a
malincuore prendiamo posto sulla funicolare, affollatissima. Quasi di
corsa ritorniamo dal nostro Kim, che ci riempie di feste e di
scodinzoli.
Bellissima gita, bella giornata e
BUONISSIMA TORTA!
Alla prossima.
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