IL XIX SECOLO
La rivoluzione industriale portò grandi cambiamenti nella società. Si ebbe l'affermazione della classe borghese, che divenne la classe più importante nei diversi Paesi europei. Dire borghesia voleva dire disponibilità finanziarie: diventavi borghese, cioè benestante, grazie al denaro, indipendentemente dalle origini familiari, che potevano essere anche umili. L'ottimismo e il benessere aumentavano e rafforzavano la fiducia nel progresso, nella scienza e nel denaro.
Una delle conseguenze
dell'industrializzazione nel XIX sec. è il tempo libero, che
trasformò l'organizzazione del lavoro e determinò la separazione
della sfera lavorativa da quella libera da attività remunerate.
Questo tempo residuo, inteso dall'ideologia produttivista come una
ricompensa per il lavoro svolto, non veniva più necessariamente
dedicato al riposo fisico o a momenti di raccoglimento religioso, ma
era a libera disposizione. A seconda delle condizioni economiche e
sociali, il tempo libero serviva quindi al riposo, allo svago o ad
altre attività scelte
Conquiste tecniche quali
l'illuminazione a gas e l'elettricità permisero di allungare le
giornate e quindi il tempo libero; l'avvento della ferrovia aprì
alla classe borghese nuovi orizzonti, l'industria alberghiera conobbe
un importante sviluppo, soprattutto nella seconda metà
dell'ottocento.
Le grandi capitali offrivano teatri e
sale da concerto, raffinati ristoranti ed eleganti caffè in cui
sostare conversando, ascoltando musica e gustando prelibatezze.
Nel XIX sec. i caffè si diversificarono, assumendo varie forme.
Accanto agli esercizi esclusivi, che cercavano di distinguersi sul
piano dell'arredamento, si affermarono locali popolari, che divennero
punti di ritrovo per chi era escluso da altri luoghi di socialità.
Nelle grandi città rifugiati, artisti e intellettuali segnarono il
carattere dei singoli caffè, che divennero autentici poli culturali;
diversamente dalle osterie, orientate al consumo di bevande
alcoliche, gli ambienti culturali che ruotavano attorno ai caffè non
escludevano il lavoro intellettuale e il gioco (spec. gli scacchi).
Verso la fine del XIX sec. anche le donne presero l'abitudine di
recarsi nei caffè, o meglio nelle tea- room, un locale in genere
privo di bevande alcoliche, in cui era possibile gustare tè,
gelati, cioccolate e raffinata pasticceria.Immagine tratta da paperblog.com
Che post piacevole, scorrevole e interessante! <3 Sei mitica, come sempre! Un abbraccio e un bacione, forte forte! <3
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